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Economia della BasilicataEconomia Lucana

Nelle zone interne è sviluppata la coltura cerealicola: frumento, granturco, orzo e avena, di cui la regione è la maggior produttrice nazionale. Vicino al mare sorgono dei vigneti e le piantagioni di alberi da frutto: susine, pesche, pere, kiwi e agrumeti. L'allevamento di ovini, suini, caprini è abbastanza sviluppato mentre quello dei bovini è meno importante. La pesca è poco sviluppata. La regione è ricchissima di idrocarburi, particolarmente metano (nella valle del Basento) e petrolio, in Val d'Agri, dove è situato il più grande giacimento dell'Europa continentale. L'industria della regione è basata sulle attività di piccole e medie imprese: industrie alimentari (oleifici, aziende vinicole, pastifici), tessili ed industrie della lavorazione del marmo. Di rilevanza lo stabilimento Fiat di Melfi mentre a Matera è presenta l'industria del mobile. A Potenza esistono stabilimenti chimici mentre nella valle del Basento sono presenti impianti di produzione tessile. Nel Metapontino, infine, vi è una grande presenza di aziende agricole con produzione industriale soprattutto di fragole e alberi da frutto.


Il turismo è basato su due tipologie: storico-culturale per quanto riguarda le città della Magna Grecia (Metaponto, Policoro, Nova Siri); le città d'epoca romana (Venosa, Grumentum); città medioevali (Melfi, Miglionico); Preistorica e barocca (I Sassi di Matera).Turistico-balneare per quanto riguarda le due coste tirreniche (Maratea) e ioniche (Metaponto,Pisticci,Scanzano Jonico,Policoro,Rotondella,Nova Siri). Il territorio montuoso ha sempre reso difficili le comunicazioni nella regione, un problema che ancora persiste: i collegamenti ferroviari sono scarsi e la regione non è dotata di un aeroporto. L'emigrazione su larga scala ha fatto sì che la popolazione lucana crescesse soltanto del 12% nel ventesimo secolo, il tasso di crescita più basso in Italia. La Basilicata è ancora oggi una delle regioni più povere del Paese, ma la sua economia è cresciuta in maniera significativa negli ultimi 20 anni, anche grazie alla scoperta del petrolio, tant'è che oggi il suo Pil procapite è il più alto del Sud Italia. Ma dopo un'interruzione negli anni novanta è ripresa in modo significativo l'emigrazione sia verso regioni più ricche, sia interna in cui si spopolano i centri più piccoli e si popolano i due capoluoghi e le altre città più popolose.

FONTE: Wikipedia