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Irsina - La Storia

Logo Basilicata Vacanze Irsina Si erge sul territorio di un centro abitato indigeno, enotrio ed infine lucano Si chiamò Montepeloso fino al 1895. Ebbe grande importanza nel periodo romano e durante le dominazioni: longobarda e bizantina. Con la conquista normanna la città divenne feudo di Tancredi da Conversano. Nel 1133 la città e l’Abbazia dello Juso furono rase al suolo e gli abitanti trucidati, per l’adesione alla rivolta dei baroni pugliesi. Il duca Ruggero la fece ricostruire subito dopo, con nuove mura e fece erigere il castello di cui resta traccia nella cripta della chiesa di San Francesco. Dopo i d’Angiò appartenne nel 1347 ai Del Balzo; nel 1586 venne acquistata dalla ricca famiglia genovese dei Grimaldi; nel 1664 passò ai Riario e poi agli Sforza fino all’abolizione della feudalità. Fu presente nelle sommosse della Repubblica partenopea del 1799, nei Moti carbonari e nel Risorgimento e partecipò alle Lotte contadine.

FONTE: Consiglio Regionale di Basilicata.