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Montescaglioso - La Storia

Logo Basilicata Vacanze Montescaglioso La sua origine è antichissima: gli scavi archeologici hanno permesso di rintracciare testimonianze significative di necropoli e strutture urbane appartenenti ad insediamenti indigeni e greci dal VII al IV secolo a.C.. Oggetti in terracotta, in bronzo e in ferro, fornaci per la produzione fittile attestano che Montescaglioso fu in quei secoli un importante centro artigianale. Al Museo Nazionale di Reggio Calabria è esposto un telamone di calcare, avanzo di un edificio greco. Nelle carte medioevali è Caveosus e qualche volta Scabiosus, cioè aspro e scabroso, come attesta Giacomo Racioppi. Assoggettata e trasformata in feudo da Tancredi d’Altavilla, conobbe il suo massimo splendore durante il periodo normanno. Divenuta contea appartenne ai Macabeo e, nel 1050 a Roberto il Guiscardo, la cui figlia favorì lo sviluppo e lo splendore dell’abbazia di San Michele Arcangelo. Passò poi ai conti Del Balzo, d’origine provenzale; e fino al 1806 si susseguirono i vari feudatari, proprietari di Montescaglioso. Nacquero, nel XVI secolo, gli scultori: Altobello e Aurelio Persio. Nella seconda metà dell’Ottocento al fenomeno del brigantaggio aderirono Arcangela Cotugno e Rocco Chirichigno, detto Coppolone. In Piazza Roma, centro del paese, si nota l’obelisco (1843) con la statua di San Rocco, patrono di Montescaglioso.

FONTE: Consiglio Regionale di Basilicata.