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Brienza - La Storia

Logo Basilicata Vacanze Brienza Il toponimo deriva dal latino burgus, borgo o da burg luogo fortificato, di derivazione longobarda. Le sue origini risalgono forse al VII secolo, quando una comunità di pastori s’insediò nella zona di S. Martino vicino all’omonima chiesa. Attualmente l’edificio è in stato d’abbandono, ma è ancora meta della povera gente. Contemporaneamente sorse la costruzione di una roccaforte longobarda (Burgentia) che difendeva e controllava la vallata sottostante. L’origine attestata di Brienza è del 1092, quando la chiesa di S. Giovanni di Pietra fu data ai Benedettini. Conquistata dai Normanni nell’XI secolo, subì il dominio svevo, angioino e successivamente fu proprietà dei De Poncellis, degli Zurlo e dei Caracciolo (1428-1868). In questi secoli si sviluppò un’intensa attività edilizia e la città visse un periodo di risveglio economico, artistico e culturale che determinò l’aumento notevole della popolazione. Un ulteriore ampliamento del nucleo urbano esterno al borgo medioevale avvenne col riassetto edilizio determinato in seguito al terremoto del 1857, che causò danni ingenti alle costruzioni più antiche. Gli abitanti furono trasferiti nella zona di nuova espansione che divenne il centro della vita sociale e culturale. L’attuale centro abitato è caratterizzato da tre nuclei. Il borgo medioevale ancora oggi conserva quasi intatta la sua compagine architettonica si presenta con un modello ad avvolgimento centripeto avente per fulcro naturale il Castello, posto alla sommità del colle, sui cui pendii si avviluppano fasci concentrici di case abbarbicate alla scoscesa roccia fra fitte stradine.

FONTE: Consiglio Regionale di Basilicata.