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Calvello - La Storia

Logo Basilicata Vacanze Calvello È il diminutivo italico del calvus, luogo raso d’alberi ed arbusti, o dal basso latino calveta, luoghi montanini brulli di frutici o di seminati, secondo il Racioppi. Il Gioscio fa derivare il toponimo dalla famiglia de Calvello o de Calvellis, riportata tra i feudatari normanni e i baroni svevi. Nel XII secolo Calvello era nota come roccaforte longobarda. A metà del XII secolo, fu feudo del conte Bernardo e, nel periodo svevo, di Gentile de Petruno. Nel dominio si susseguirono Enrico Bourguignon, Roberto de Carny, Oddone de Fontaine. Nel XVI secolo passò ai Carafa, poi ai Cutini ed infine ai Ruffo di Calabria. La chiesa di S. Maria degli Angeli fu testimone di numerose gesta patriottiche. Fu sede delle cospirazioni antiborboniche, capeggiate dal medico Carlo Mazziotta, cui aderirono anche pugliesi, calabresi e campani. I congiurati furono scoperti, arrestati, processati e fucilati il 13 marzo 1822 in località Fontanella, alla periferia del paese e sepolti nella chiesa parrocchiale. L’esecuzione dei patrioti non spense l’azione cospiratrice e la chiesa continuò ad essere il simbolo dei valori patriottici, pronta ad accogliere cospiratori ed a programmare azioni di riscossa.

FONTE: Consiglio Regionale di Basilicata.