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Policoro - Castello

Logo Basilicata Vacanze Policoro Pochissimo si conosce del castello di Policoro. Sappiamo che il 5 ottobre del 1239 Federico II impartisce alcune disposizioni sui castelli cui la popolazione doveva provvedere alla manutenzione. Tra coloro che dovevano stimare e provvedere alla riparazioni ordinarie e straordinarie l’imperatore svevo aveva nominato Guidone del Guasto per la Terra di Bari, la Terra d’Otranto e tutta la Basilicata.

Tra i castelli demaniali sono nominati il castello di Brienza nel Giustizierato di Principato, la "domus Girifalci" sul Bradano (in Terra d’Otranto), i castelli di Matera, "Turris Maris", Acerenza, Melfi, Muro Lucano e San Fele, oltre a quattordici castelli feudali ed altri dieci luoghi fortificati.

Nell’elenco dei castelli e delle relative località i cui abitanti dovevano provvedere alla riparazione è nominato il castello di Policoro, cui erano tenuti a riparare gli abitanti di Policoro, Scanzano Jonico, Colobraro, Rotondella e Trisaia, più altri abitanti delle contrade vicine.

Ciò significa che il castello di policoro doveva difendere un vasto entroterra, ma di cui non si conosce alcuna fase costruttiva.

Gli stessi abitanti di Policoro vogliono individuare nell’antico castello la Masseria Berlingieri, sontuoso palazzo baronale del XVI-XVII sec., dove pare avvenissero degli strani fatti legati alle vicende dei briganti.

Si racconta, infatti, che uno sconosciuto brigante si fosse rifugiato nella Masseria Berlingieri e avesse attentato alla moglie del signore del Palazzo. L’odio per la tentata violenza fu così grande, che la stessa donna uccise il giovane mentre dormiva nel suo letto.

FONTE: Consiglio Regionale di Basilicata.