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Parco Nazionale del Pollino

Logo Basilicata Vacanze Il Parco nazionale del Pollino posto a cavallo tra Basilicata e Calabria, nelle provincie di Cosenza, Matera e Potenza, con oltre 182.000 ettari è il parco naturale più grande d'Italia. Prende il suo nome dal Massiccio del Pollino.

Storia

Venne istituito nel 1993, per la necessità di tutelare un paesaggio ed un ambiente naturale di primaria importanza, e soprattutto il Pino loricato (Pinus leucodermis Antoine), che trova qui l'ultimo rifugio contro la devastazione dell'ambiente da parte dell'uomo, ed è stato scelto come simbolo del parco.

Territorio

Il territorio del Parco comprende in tutto 56 comuni, 32 della Calabria e 24 della Basilicata.
I comuni in teritorio calabro sono: Acquaformosa, Aieta, Alessandria del Carretto, Belvedere Marittimo, Buonvicino, Castrovillari, Cerchiara di Calabria, Civita, Francavilla Marittima, Frascineto, Grisolia, Laino Borgo, Laino Castello, Lungro, Maierà, Morano Calabro, Mormanno, Mottafollone, Orsomarso, Papasidero, Plataci, Praia a Mare, San Basile, San Donato di Ninea, Sangineto, San Lorenzo Bellizzi, San Sosti, Sant’Agata d’Esaro, Santa Domenica Talao, Saracena, Tortora, Verbicaro.
I comuni in territorio lucano sono: Calvera, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Castelsaraceno, Castronuovo di Sant'Andrea, Carbone, Cersosimo, Chiaromonte, Episcopia, Fardella, Francavilla in Sinni, Latronico, Lauria, Noepoli, Rotonda, San Costantino Albanese, San Giorgio Lucano, San Paolo Albanese, San Severino Lucano, Senise, Teana, Terranova di Pollino, Valsinni, Viggianello.
Fra questi alcuni sono di interesse storico-archeologico: Rotonda, Castrovillari, Morano Calabro, Laino Castello, Mormanno, Scalea, Papasidero e Civita, altri sono importanti dal punto di vista socio-culturale, perché sono comunità albanesi che si insediarono nel territorio lucano e calabrese tra il 1470 e il 1540, sono San Paolo Albanese, San Costantino Albanese, Lungro, Plataci, Frascineto. Il paese più alto del Parco è Alessandria del Carretto con il suoi 1000 m.s.l.m. paese che ancora oggi conserva antiche tradizioni culturali e musicali. Tra gli edifici religiosi degni di nota si ricordano la Madonna delle Armi a Cerchiara, e i conventi, come quello del Colloreto a Morano Calabro. Nella Valle del Mercure, sono stati ritrovati interessanti reperti paleontologici: Elephas antiquus, Hippopotamus major.

Flora

Tra le tantissime altre specie arboree presenti nel Parco vi sono l'Abete bianco, il faggio, tutti e sette i tipi di Aceri di cui l'acero di Lobelius, il pino nero, il Tasso diverse specie di querce, castagni. Favolose fioriture di orchidee soprattutto in Primavera, insieme a viole, genziane e campanule.

Fauna

Anche la fauna è varia, e comprende specie ormai estinte in altre zone montuose. Sono presenti l'aquila reale, il picchio nero, il gracchio corallino, il lanario, il capovaccaio, il nibbio reale, il gufo reale, il falco pellegrino, il driomio, il lupo appenninico, il capriolo autoctono di Orsomarso e la Lontra. Di recente è stato reintrodotto il Cervo

Riserve naturali orientate

  • Valle del Fiume Lao (5.200 ha) - Comune di Papasidero (CS)

  • Gole del Raganello (1.600 ha) - Comune di San Lorenzo Bellizzi (CS)

  • Valle del Fiume Argentino (3.980 ha) - Comune di Orsomarso (CS)

  • Rubbio (211 ha) - Comune di Francavilla in Sinni (PZ)

Principali corsi d'acqua

  • Sinni (97 km)

  • Lao (64 km)

  • Coscile (49 km)

  • Esaro (44 km)

  • Sarmento (36 km)

  • Raganello (32 km)

  • Frido (25 km)

  • Abatemarco (20 km)

  • Rosa (19 km)

  • Argentino (19 km)

  • Peschiera (17 km)

Vette principali

  • Serra Dolcedorme (2267 m)

  • Monte Pollino (2248 m)

  • Serra del Prete (2181 m)

  • Serra delle Ciavole (2127 m)

  • Serra di Crispo (2053 m)

  • Cozzo del Pellegrino (1987 m)

  • La Mula (1935 m)

  • Monte Alpi (1900 m)

  • Monte Caramolo (1827 m)

  • La Montea (1825 m)

  • Monte La Caccia (1744 m)

  • Monte Sparviere (1723 m)

  • Timpa Falconara (1656 m)

  • Monte La Spina (1652 m)

  • Timpa di San Lorenzo (1650 m)

  • Monte Palanuda (1632 m)

  • Monte Sellaro (1439 m)

Attività

Consigliato a chi ama il Trekking e l'Escursionismo in generale, grazie però alla varietà dei paesaggi presenti in questa zona, vi si praticano diversi sport. Infatti è meta, oltre che per gli amanti dell'alpinismo, degli gli appassionati del torrentismo, del rafting, dello sci di fondo, della speleologia e della mountain bike.